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Figura eminente della letteratura francese del Novecento, critico teatrale e redattore del "Mercure de France", autore di numerosi libri divenuti ormai dei classici, e del Journal Littéraire che abbraccia più di mezzo secolo di vita letteraria francese, la vita di Paul Léautaud è ancora semisconosciuta, e ancor più quella della sua amante e curatrice, Marie Dormoy. Misantropo, illuminista, eccentrico, pacifista, solitario, libertino, animalista ante litteram e protezionista, Léautaud è un personaggio fra i più affascinanti della letteratura mondiale e può oggi a ragione essere anche considerato l'icona del moderno protezionismo per i suoi attacchi contro la caccia, i circhi, gli animali ammaestrati, il tiro al piccione, gli abbandoni e la vivisezione. È dunque un personaggio modernissimo che fu in anticipo sui suoi tempi. Il libro è anche l'intreccio di due vite, la sua e quella di Marie, dominate dal gatto rosso Miton, medium fra una passione freddamente erotica e un amore generoso.