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Come ci sono individui estroversi e introversi, razionali e irrazionali, intellettivi e affettivi, intuitivi e sensoriali, così anche i gruppi umani possono sviluppare caratteri simili. Questo libro elabora una attribuzione degli stessi tipi psicologici junghiani alle culture nazional-linguistiche, individuando tratti peculiari di alcuni popoli odierni, riprendendo in questo la modalità di osservazione dell'antropologia idiografica di Ruth Benedict. Il carattere nazionale diventa così lo stesso spirito dei popoli, che, come la ghianda, contiene in sé le tendenze dei suoi successivi sviluppi. In questa valorizzazione delle identità nazionali l'autore individua i maggiori pericoli alla loro sopravvivenza nelle forme politico-burocratiche sovranazionali come l'Unione Europea e nei fenomeni di massa non regolati come l'immigrazione non specializzata: processi che portano a quello che Ricci del Mastro definisce entropia culturale e memocidio.