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Cambiare i fumetti un giorno alla uolta Con le storie presenti in questo volume, Crisi sulle Terre Infinite completa il suo obiettivo: la rifondazione di un universo che, nell'anno di uscita della miniserie, aveva passato la boa del cinquantesimo anno di età. Nati alla fine degli anni Trenta, i personaggi DC Comics cominciavano a sentire il peso del tempo che passava. Si profilava all'orizzonte la più ambiziosa sfida del mercato mai affrontata dai due colossi, Marvel e DC Comics, e bisognava farsi trovare pronti. Secondo il maestro della guerra Sjun Tzu, vince solo chi sa pianificare e lo staff editoriale DC doveva aver preso sul serio queste parole: da più di due anni lavorava infatti all'evento che avrebbe assicurato nuovi lettori a Superman e soci per i decenni a venire. I comics americani si erano ripresi dalla crisi di vendite degli anni Settanta, ma il numero di copie vendute era comunque lontano dalle vertiginose cifre raggiunte nel dopoguerra. I vecchi personaggi erano sempre più lontani dalle problematiche che i vecchi lettori, ormai cresciuti, stavano affrontando. Rinnovare e trovare il modo per attrarre i ragazzi delle scuole medie e superiori era una condizione imprescindibile se si voleva continuare a produrre avventure a fumetti. Il pubblico, soprattutto i fan, si abitua a seguire un personaggio anche per anni, matura e si aspetta che questo cresca con lui. La fiction seriale, sia essa a fumetti o televisiva, ha da sempre puntato sull'identificazione del pubblico con i protagonisti. Capire il punto di vista e le scelte dei personaggi favorisce l'empatia: è come se scattasse una scintilla tra il mondo della fiction e quello reale.
