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Scienza, magia, alchimia, astrologia sono discipline dai contorni sfumati in un'epoca come il Cinquecento, secolo di grandi aperture e grandi devastazioni, di tormento ed estasi che corrispondono alla cifra del Rinascimento. In questo tempo d'inquietudine Joèl Lorrain, rampollo di una famiglia di stampatori vicentini, studia medicina a Padova, prestigiosa università dove convergono studenti e studiosi da tutta Europa. Una volta addottorato, nella città veneta si dedica ai malati di sifilide, detti "gli incurabili" perché affetti da un morbo devastante, ritenuto la nuova peste, che si è diffuso nel Vecchio Mondo da pochi decenni. Nel suo lavoro di medico Joèl Lorrain si scontra con i limiti del sapere rinascimentale e con l'ostilità dei suoi contemporanei, avverte il richiamo delle forze cosmiche e dei segni arcani della scienza alchemica e si espone a rischi incommensurabili nella sua ricerca dell'assoluto. Alle soglie del terzo millennio spetterà ad un suo alter ego femminile il compito di ultimare il percorso lasciato interrotto e di trovare la risposta mancante. Realtà e fantasia si intrecciano in una ricostruzione d'epoca frutto di accurate ricerche d'archivio e creano un arazzo del quale sapienza scientifica ed esoterica costituiscono il tessuto. Un giallo di fiction storica i cui personaggi antichi e moderni altro non sono che pedine su una scacchiera, dove le mosse sono dettate da una serie di incontri solo apparentemente casuali e di segnali dalla valenza occulta.