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Scrivere un diario può essere l'occasione per dire tutta la verità. Così è per Heidi Julavits: scrittrice, madre, moglie, modello di identità autoriale al femminile. Tra le pieghe dell'orologio è una raccolta di note e pensieri che intreccia riflessioni sull'amore, sul sesso, sui libri letti e gli scrittori amati o detestati (da Philip Roth a Thoreau), ma anche su luoghi, relazioni e oggetti - accumulati "transitoriamente" negli anni -, o sull'interesse, quasi ossessivo, per il reality show "The Bachelorette", colpevole di aver rovinato per sempre "il linguaggio d'amore". Spiritosa e sfrontata, Julavits rivoluziona il genere diaristico abbandonando la struttura classica, consegnando al lettore un'autonarrazione intima dove la scrittura, che vede "legami ovunque", restituisce "l'intensità emotiva che il passare del tempo dovrebbe infondere in modo incessante".