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Questo terzo volume della Cronaca tratteggia un periodo di turbolenza, instabilità e crisi, dal quale sta per emergere un nuovo equilibrio ed un nuovo ordine. La Chiesa torna in Italia, Albornoz, con abilità, determinazione e fortuna, riconquista le terre della Chiesa, i Visconti si lanciano invano alla conquista della Lombardia e del Centro Italia. I comuni più ricchi e rilevanti cercano di costruirsi uno stato territoriale. I Savoia scelgono l'Italia e il Piemonte come il loro dominio. Nicolò Acciaiuoli tenta di rappezzare la grandezza del regno di Napoli. Finalmente, Sicilia e Napoli mettono fine alla guerra del Vespro. La morte di Mariano giudice d'Arborea sancisce la conquista irreversibile della Sardegna per la corona aragonese. Roma si scrolla di dosso il potere baronale e dimostra una volontà di ripresa. Il Patriarcato entra in crisi, gli Asburgo tentano di allungare le loro mani sul Nord-Est. Venezia e Genova, ottusamente, si scannano. Le compagnie di ventura straniere scendono in Italia a tormentarla per qualche decennio. Petrarca e Boccaccio concludono la loro esistenza, mentre le signorie consolidano la loro presa sul territorio e sui comuni.