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[...] sparito il senso statico della vita, spariti certi universali della cultura classica è rotto il diaframma tra arte e vita e la vita stessa si presenta come una mostruosa opera d'arte sempre distrutta e sempre rinnovata. (E. Montale, La solitudine dell'artista) Titolo di un componimento del Quaderno di quattro anni, datato «29/7/73», Intermezzo, dedicato allo scultore e disegnatore Giacomo Manzù (Giacomo Manzoni), inedito nel 1973, il manoscritto fu pubblicato in facsimile nell'opuscoletto Eugenio Montale, Intermezzo, allegato al volume Manzù: album inedito, a cura di Eduardo De Filippo, Franca May, Roma 1977. Manzù aveva eseguito un ritratto di Montale per la seconda edizione di Finisterre (Barbèra 1945) [Fin2] e uno per Fuori di casa (Ricciardi 1964). La poesia è formata da un'unica strofa di diciotto versi; vi si dice «la stagione è intermedia», «anche il tempo del cuore è un'opinione» (vv. 7 e 12): l'«intermedio» nel Diario del '71 sorge accanto alle due alternative rispetto alle quali, di solito, tertium non datur (A questo punto, vv. 3-4: «T'ho accompagnato in guerra e in pace e anche/ nell'intermedio»).