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Silloge interessante e profonda, che si caratterizza per una versificazione moderna dai ritmi prosastici. Le liriche narrano una storia d'amore personale e al tempo stesso universale. Quanti, infatti, sono rimasti immuni da tale sentimento? E il poeta apre il suo cuore mostrando al lettore l'estro poliedrico che lo guida. Ci riconosciamo così nelle riflessioni di Luca Centoni sull'amore declinato nelle diverse forme: sentimento idealizzato, che mette le ali ai sogni e arricchisce di aspettative le giornate; passione, desiderio che carica di frenesia il cuore e suscita emozioni incontenibili. Una storia finita, l'altra che forse comincerà e scandisce il ritmo della vita, l'attesa tra sogni e speranze, in una solitudine fatta di paure e coscienza del tempo che scorre. Il poeta si ritrova solo con se stesso a scavare nel profondo per trovare la sorgente del suo sentire, per vincere le incertezze e abbandonarsi al gioco dell'attesa. Infine l'amicizia, dove solidarietà, gratitudine, riconoscenza arricchiscono l'anima. È merito di Luca Centoni riuscire a esprimere i giochi del cuore senza cadere nello scontato e comunicare con matura sicurezza al lettore le tante emozioni. Ne deriva una lettura coinvolgente, un inno all'amore totalizzante che supera ogni ostacolo e trova nel linguaggio poetico lo strumento ideale.