Tab Article
Abraham solo apparentemente è un giovane uomo come tanti, in realtà convive con un passato difficile. Un passato che è passato, sì, ma che ora ha bisogno di rimettere a fuoco per poter andare avanti con la sua vita. Abbandonato dalla madre all'età di tre anni, un rapporto quasi inesistente con il padre, la perdita di un amico a causa di un incidente provocato da un ubriaco e il suicidio della sua prima fidanzata, Jasmine, impiccatasi nella sua camera da letto. Si dice che con il tempo le ferite si rimarginano, ma non è così per Abraham che, incapace di gestire i suoi ricordi, è sempre più tormentato nel corpo e nell'anima. Il legame impercettibile con Jasmine non si è mai spezzato, come se quando si ama profondamente, rimanesse un varco aperto tra i due mondi, quello dei vivi e quello dei morti. Tuttavia, deve spezzare il filo che ancora lo lega a lei, deve liberarsi di quella sensazione che lo fa dubitare di se stesso, e soprattutto deve smettere di fare quel sogno che lo perseguita. Un sogno lucido introdotto ogni volta dalla musica di Greensleeves, la stessa che suona il carillon che lui le aveva regalato. Dire addio a Jasmine, spezzare un legame che va oltre il conoscibile e la realtà effettuale, non ritrovarla più nei suoi sogni, non interagire più con lei, è una decisione sofferta, per questo Abraham chiede aiuto all'amico di sempre, lo stesso che lo aiutò a superare l'abbandono della madre e che in tutti questi anni gli è rimasto accanto: Luca. Una decisione comprensibile quella di Abraham, persino condivisibile. Se non che, Abraham, senza esserne consapevole, è schizofrenico e in fuga dissociativa da un passato che potrebbe non esistere.