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È il desiderio di comprendere al di là delle apparenze e delle consuetudini che spinge gli eterogenei personaggi del romanzo a confrontarsi su alcuni aspetti problematici della vita quotidiana. Perché? Una domanda semplice, ma dal potenziale dirompente. Potenzialmente destabilizzante. Per onestà intellettuale servono prospettive differenti. Bruno M., voce narrante della storia, torinese trapiantato a Roma, è un professore a contratto perennemente senza soldi, impegnato nella stesura di un romanzo e in una relazione che oscilla tra amicizia e amore con Kathrine, francese emigrata in Italia, ambientalista alla ricerca di se stessa. Attorno a loro si muovono Brenno, cresciuto in provincia, difensore del sistema e delle tradizioni, e Silvia, sua moglie, cresciuta a Torino tra gli scioperi e le manifestazioni, con un passato tra l'Alaska e i Kibbutz; Michelangelo, pittore italiano sudafricano di nascita, creativo e sognatore; Aldo professore a contratto ingenuo e idealista; Claudio, un trascorso da contestatore di sinistra e in perenne disaccordo con il sistema e sua moglie Anna, figlia di un ambasciatore, che rimpiange i fasti della gioventù. Una galleria di personaggi differenti per orientamenti e sensibilità le cui vicende delineano la trama di un romanzo che, in maniera ironica e dissacratoria, fondendo introspezione e analisi socio-politica, esplora alcune forme di malessere originate dalla quotidiana interazione dei protagonisti con una realtà sempre più complessa e difficile da interpretare.