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Venti racconti brevi in cui l'autore affronta, con un'ironia e un brioso quanto dissacrante pizzico di umorismo, il tema dell'energia e del cambiamento climatico, in un momento in cui, sui media, continuano a imperversare toni catastrofistici che potrebbero allontanare le persone dal problema piuttosto che contribuire alla loro sensibilizzazione. Le storie, ambientate a Napoli, fotografano l'uomo e il suo rapporto conflittuale con l'energia, il risparmio energetico e l'ambiente in generale. La tecnologia invade le vite dei protagonisti, sconvolgendole, oppure generando il pensiero che, in fondo, risparmiare energia sia tutto uno sforzo inutile, o ancora solleticando il lato oscuro dell'uomo che, a volte, riesce a prevalere sulle buone intenzioni. Nelle pagine del libro, dunque, l'energia non è una variabile fisica ma culturale, che influisce sulle vite dei personaggi e le condiziona. Il ruolo dell'autore è stato quello di osservare una loro giornata, un semplice episodio o la loro intera esistenza. Ogni lettore potrà riconoscersi nel petroliere Nabil, nella povera Caterina vessata dal marito maniaco del risparmio energetico o nel posteggiatore abusivo che chiede un miracolo tecnologico a San Gennaro.