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Agli inizi degli anni Sessanta, Fabio è un giovane bresciano che vive con la famiglia trasferitasi per motivi di lavoro a Milano. Abbandonati gli studi, dopo la cessione dell'officina di famiglia in cui contava di lavorare, trova un impiego in un'azienda che si occupa di spedizioni. Il suo carattere allegro, la sua disponibilità, la caparbietà nell'eseguire ogni compito assegnatogli ne fa ben presto un elemento prezioso per il suo titolare che ne intuisce subito le potenzialità. Infatti, lo coinvolge in un progetto internazionale che prevede la costruzione di una struttura scolastica nella Repubblica Democratica del Congo. Nonostante questi apprezzamenti però Fabio si sente, in qualche modo, inadeguato. In particolare, quando scopre che una giovane ragazza, Nora, che gli piace molto, è una studentessa liceale. Cosa può offrirle lui, i cui sogni di avventura e di affermazione sociale cozzano contro la mancanza di un titolo di studio? Mai dire mai, però soprattutto quando il desiderio di emergere è forte e, altrettanto, la determinazione nel raggiungere mete impegnative capaci di soddisfare legittime ambizioni. C'è chi le ottiene per grazioso lascito dinastico, altri per poco edificanti maneggi. La maggior parte, però, deve guadagnarsele con rinunce, sacrifici, sudore e caparbio impegno. Affermarsi nel settore di lavoro per il quale si è portati, è importante, ma ancora di più lo è condividere i traguardi con la persona giusta.