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Dante è stato un radicale innovatore delle strutture linguistiche e letterarie del suo mondo, ma anche un poeta, più di qualsiasi altro, immerso nella sua epoca. Se il rapporto di Dante con la critica e la teoria letteraria medievali oggi costituisce uno dei campi d'indagine privilegiati degli studi danteschi, Zygmunt Baranski è stato tra i primi studiosi a indagare in modo sistematico la sfida radicale di Dante alle poetiche medievali; la novitas delle sue forme esegetiche e delle sue proposte metaletterarie; i modi inediti in cui il poeta ha riplasmato nozioni e terminologie critiche standard; la sua ridefinizione del canone degli auctores classici; e la costante, ossessiva premura di auto-legittimarsi e di auto-autorizzarsi non solo come l'auctor volgare e "moderno" preminente, ma anche come scriba Dei divinamente ispirato. A venticinque anni dalla prima edizione, «Sole nuovo, luce nuova» continua ad essere un punto di riferimento imprescindibile con cui confrontarci.