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Joe Biden è il quarantaseiesimo Presidente degli Stati Uniti - ancora l'uomo più potente del mondo, il volto di ciò che chiamiamo "Occidente" - in un tempo in cui l'Occidente vive una crisi strutturale e forse definitiva. L'orizzonte politico americano è venuto incupendosi a mano a mano che il baricentro del potere ha traslocato in territorio euro-asiatico (Russia e Cina, più Iran). Visto da qui, il resto del mondo (dove non è oggetto di pretese neo-neocoloniali, come l'America Latina e il Sahel africano) è ormai un'inestricabile palude, come il Medio Oriente. La pandemia ha esasperato le ingiustizie economiche, politiche, sociali (e razziali) esistenti: milioni di cittadini in tutto il mondo hanno perso il lavoro mentre i super-ricchi moltiplicavano i loro capitali. Cosa potrà fare Biden per tenere saldo il timone? E sarà abbastanza? Cosa attende l'Europa e l'Italia? "Tempesta sull'Occidente" è una mappa del presente per cominciare a figurarsi gli anni a venire, nella certezza che dalla tempesta uscirà un mondo totalmente cambiato.