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Una notte di aprile del 338, il giovane Terenzio lascia la sua casa nell'alta Germania sapendo che non potrà più farvi ritorno, perché per salvare l'onore di una donna ha commesso l'omicidio di un uomo. Scendendo dai limiti del mondo, quello che attraversa è un Impero in declino, con ai confini i barbari che premono per entrare, e all'interno i conflitti religiosi tra chiese cristiane e pagani. Grazie al suo addestramento militare, e alla capacità di piegare a sé le divisioni di quella società - tra donatisti e ariani, italici e germani, barbari e romani -, Terenzio riuscirà con una spregiudicata e fortunosa scalata della carriera a diventare un agente segreto al servizio dell'Impero. La sua vicenda si intreccia con quella del futuro imperatore Giuliano "l'Apostata", che a sei anni ha assistito alla strage della propria famiglia, nelle lotte tra gli eredi del grande Costantino. Sarà colui che riporterà alla vita - ultimo tra tutti gli imperatori - gli antichi Dèi. "Il limite del mondo" è un affresco epico dal ritmo serrato, una storia di "spionaggio internazionale" al tramonto di Roma. Basato su una rigorosa documentazione storica, è sospeso sopra inattese e inquietanti analogie con i nostri tempi.