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Quel che pensiamo degli Stati armati, dell'industria di morte, dei governi che lasciano produrre ed esportare armi, che le comprano distruggendo risorse economiche preziose dei loro Paesi, degli scienziati che le progettano e ne sperimentano consapevolmente il potere distruttivo, delle alleanze militari, degli eserciti e quant'altro compone questa fogna escrementizia, lo abbiamo detto e ridetto fino alla noia. Tutto questo va chiamato col nome che gli compete: sistema criminale. Sistema criminale legittimato da un perverso e criminale uso della legalità e del diritto. E gli uomini e le donne, che questo sistema incarnano fisicamente, devono essere additati col nome che li contraddistingue: mostri del genere umano. Chi fonda il diritto sullo sterminio e sulla distruzione con armi di ogni ordine e grado, lo è in assoluto. E dal punto di vista umano va considerato un'escrescenza perversa rispetto all'equilibrio che regola la vita. Criminali vanno considerati senz'altro i gazzettieri che soffiano sul fuoco, seduti sulle loro comode poltrone, con le bretelle ben abbottonate, con i loro deretani al sicuro, e gli "statisti" da barzelletta di casa nostra che giocano alla guerra.