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La storia nasce nel micro universo della famiglia Costabile e della casa di Posillipo costruita nel 1920. Vicenda che corre in un arco di tempo, che partendo dal presente torna agli anni Trenta e alla Seconda guerra mondiale. Tutto ha inizio per via del breve soggiorno a Napoli di Amedeo Costabile, ultimo discendente, che risiede e lavora da alcuni anni a Londra. L'occasione del rientro è il disbrigo della pratica di vendita della casa di Posillipo. Quest'operazione, che sembra già decisa, finirà invece per diventare il fulcro di riflessioni e ripensamenti da parte del giovane, che si ritroverà a rievocare tutto il passato della famiglia e della casa dov'è vissuta. Tutto torna e Amedeo deve fare i conti con la Pace, la speranza, l'avvento del fascismo e del nazismo, ma anche con le radici e la contrapposizione tra l'esigenza moderna di valicare confini e legacci territoriali e la necessità di mantenere e rinsaldare il valore delle proprie origini. Il senso di appartenenza, che regola drammaticamente i rapporti interpersonali, non può non subire l'influsso catartico della città di Napoli con le sue caratteristiche peculiari come la spontaneità, l'estroversione, la familiarità.