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Dopo "La ragazza di Chagall" e in occasione del centenario dell'impresa fiumana di Gabriele D'Annunzio, Antonella Sbuelz torna ai suoi lettori con il romanzo Greta Vidal (Frassinelli, 2009; Troubador, London, 2013). Tra il 1919 e il 1920, alla testa dei suoi legionari, Gabriele D'Annunzio occupa Fiume, reclamandone l'annessione all'Italia. Ma la città diventa subito meta di spiriti dissidenti e inquieti, trasformandosi presto in simbolo di ribellione e utopie, di tensioni nazionalistiche e aspirazioni libertarie, di fermenti artistici ed esperienze anticonformiste, di trasgressioni sociali e sessuali. Attraverso l'avvincente storia d'amore della giovanissima Greta e di Tullio, il romanzo mette a nudo eventi ed atmosfera di un evento sempre più oggetto di interesse storico. Corredato da una nuova prefazione dell'autrice e da una significativa postfazione, "Greta Vidal" restituisce con rigore storico e rara intensità emotiva un momento cruciale e controverso della Storia europea.