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"Ero una bambina che immaginava un luogo da lontano, che lo sentiva evocare nelle parole come uno spauracchio. La Cjasa dai mats. Ci sono luoghi che vedi quando non esistono più nella loro funzione e che hai immaginato bambina. Ho fotografato volti che non c'erano, eppure vedevo. Ho sentito storie attraverso i muri. Ho riconosciuto le mie ombre, nei disegni di tanti, la mia paura nelle finestre sbarrate. Da dentro udivo il vento e gli uccelli ed ero a "Sant Svualt" anch'io." (Ulderica Da Pozzo)