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Nel 1977 la variegata gioventù alternativa di Bologna aderisce in massa al Movimento. Intanto all'università la contestazione si fa sempre più dura e il DAMS è uno dei nuclei caldi, frequentato da personaggi poi divenuti miti della controcultura giovanile come Andrea Pazienza, Pier Vittorio Tondelli, Freak Antoni, Francesca Alinovi: tutti "compagni di strada" di Gian Ruggero Manzoni (detto "il Conte"). Il Conte e l'amico Maurone incontrano compagni di lotta in giro per l'Italia mentre sono in fuga, dormono dove capita, si battono senza risparmiarsi con pugni e coltello, amano senza pregiudizi, non si piegano alle convenzioni nemmeno in famiglia. Solo che per il Conte le teorie degli altri cominciano a stridere e i comportamenti a sembrare solo teatro, finché il 10 marzo lui e Mauro, armati, vengono bloccati da una Squadra Speciale del ministero dell'Interno, e inizia per loro un'odissea folle. Questa autobiografia è il primo atto di un'avventura, tra il militare e, persino, il criminale, poi durata altri venticinque anni, in parte già romanzata da Pier Paolo Giannubilo ne "Il risolutore".