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Il conflitto israelo-palestinese è stato esacerbato dalla ritrosia della comunità internazionale a riconoscere l'identità di un popolo, perché serviva «una terra senza identità pubblica, senza storia, senza leader, ma fino a quando Arafat avesse continuato a essere a capo della malandata autorità palestinese avrebbe continuato a dirsi il capo di un popolo e a fare di tutto, nel bene e nel male, per dare un volto umano e un'identità collettiva ai palestinesi». A novant'anni dalla nascita di Yasser Arafat, e a quindici dalla sua scomparsa, Stefania Limiti ripercorre le tappe della vita di questo personaggio controverso, eroe per alcuni e terrorista per altri, leader carismatico, uomo politico sempre molto più aperto al dialogo e al compromesso di quanto i suoi avversari vogliano ricordare.