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«A un certo punto della sua vita una ragazza se ne va. Forse parte, forse non parte. Ma il senso è lo stesso, abbandona il luogo in cui la sua vita è cominciata. Lo abbandona, beninteso, senza lasciarlo mai, le origini sono quelle, non se ne scappa, di dosso non si levano. È però compiuto l'essenziale, il distacco, l'assunzione di un punto di vista dal quale guardarsi le spalle. Il dolore di prima è la storia di questo andare via, ovvero di questa presa di coscienza che si è cresciuti, che è arrivata la maturità e che la maturità coincide con la giovinezza: gli anni in cui si ha ancora la forza e il desiderio (soprattutto il desiderio) di farla finita con il dolore che ci ha accompagnati fino a quel punto. Si tratta di un momento forse breve, ma è un momento miracoloso, è costato una fatica sovrumana, congiunge la sofferenza e la liberazione dalla sofferenza.» (Dalla prefazione di Franco Cordelli)