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La Siria è un Paese di cui gli europei non vorrebbero occuparsi, se non fosse per il flusso di rifugiati che preme alle frontiere. La vera posta in gioco non è rappresentata dalla vittoria sul cosiddetto "Califfato Islamico". Il conflitto non riguarda un piccolo gruppo di "folli di Dio" e non è veramente alimentato da poche migliaia di giovani immigrati di seconda generazione non perfettamente integrati in Europa (i foreign fighters), ma è il frutto di uno scontro di vasta portata in cui importanti Paesi aspirano a spartirsi il territorio siriano, a estendere un potere egemonico su comunità correligionarie o della stessa etnia oltreconfine, a difendere un'identità araba sunnita aggressivamente messa in minoranza. Che tipo di accordo potrebbe concludere il conflitto in Siria? Chi dovrebbe sedere al suo tavolo? Questo volume a più voci tenterà delle risposte, ricostruendo gli obiettivi di ciascuno Stato in un possibile negoziato sulla Siria.