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"L'aviere Ross" è il lungo scritto di cui Lawrence parlò più volte nelle lettere agli amici di Londra, con accenti che conservano, ancora oggi, qualcosa di enigmatico e al tempo stesso rivelatore, come testimoniano queste righe: «Hai sognato che una notte venissi con questo libro gridando: "Ecco un capolavoro. Brucialo". Ebbene, sia come vuoi». L'autore de "I sette pilastri della saggezza" scrisse questo libro di notte, nascosto sotto le coperte militari della branda di ferro nella camerata di un deposito della Raf, ma non volle pubblicarlo fin quando i personaggi evocati fossero ancora in vita, «per l'orrore che i miei camerati proverebbero nel vedersi così svelati da me, senza riserve, nei loro momenti più segreti». Quest'opera resta oggi un libro poetico, crudele, ironico, dove prendono forma, scontornate dallo sguardo mobile e profondo di Lawrence, le corvées, le vessazioni e i paradossi della vita militare.