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Sei racconti, sei punti di vista sulla nostra società e sui vissuti emozionali dei personaggi: dall'adolescente che sta cercando di adattarsi a una società multietnica e in rapido cambiamento (Mi chiamavano Giubba) alla giovane madre compressa tra quotidianità e un amore lontano (Il posto perfetto), alla donna d'affari e al suo rapporto con l'idea di transito, di viaggio, di non luogo (Time out), ai disturbi alimentari di una madre-studentessa che perde il senso della realtà dietro le chat, inconsapevole di compensare in modo insano un ordinario conflitto interiore (Ordinaria nevrosi dell'anima). Troviamo anche due racconti ispirati alla cronaca: il superstite di un attacco terroristico, che racconterà una tragica esperienza vissuta e il successivo rientro in Italia (Accadde che) e una sopravvissuta al terremoto d'Abruzzo che narra i fatti immediatamente successivi alla notte del 6 aprile 2009 (Scatto senza posa). Rappresentazioni che esplorano la contemporaneità lasciando emergere grande spessore umano, sfumature, dettagli, luci e ombre diverse appartenenti a una stessa realtà.