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Dalle sabbie dell'oasi del Fayyum una squadra di archeologi rinviene un cofanetto con due papiri, due lettere inviate a casa da un giovane marinaio. Da qui parte il viaggio del giovane Apione, che si muove dalle coste d'Egitto per arruolarsi nella Classis Praetoria Misenensis, la flotta imperiale romana di stanza a Miseno, senza immaginare che, oltre a conoscere una nuova terra, nuovi amici e forse anche un grande amore, sarà addirittura chiamato a difendere la vita dell'imperatore! Ispirato a eventi storici realmente avvenuti, il viaggio è un romanzo di formazione coinvolgente, ambientato in un territorio carico di fascino: durante la sua avventura Apione scoprirà Miseno e il porto della flotta, Pozzuoli e i suoi edifici pubblici tra cui l'anfiteatro Flavio, le Terme di Baia e, naturalmente, Cuma. E noi con lui.
La Gilda dei Lettori Blog. Recensione a cura di Luisa Bianchi: Un libro che da subito cattura l’attenzione del lettore, la sua impronta storica solletica l’interesse. A livello stilistico, la scrittura è scorrevole e immediata. La prefazione a cura di Fabio Pagano (direttore del parco archeologico dei Campi Flagrei) anticipa quelli che saranno i luoghi e le basi storiche su cui appoggia la trama del romanzo. Mentre s’inizia a leggere, i ricordi d’infanzia, sono pizzicati e con un salto temporale si ritorna a quando, di fronte alle prime nozioni storiche legate ai ritrovamenti archeologici, ci s’immaginava degli Indiana Jones in erba, ricchi di sapere e pronti a qualsiasi avventura per scoprire piccoli tasselli del passato. Dal racconto traspare la passione dell’archeologo nel suo lavoro, quel desiderio di scoperta fatto da duri anni di ricerca sui libri e sul campo, legati all’attesa di fare un ritrovamento significativo che porti a una svolta, e che permetta allo studioso di ricostruire gli eventi del passato. Molto bella la sensazione descritta legata al ritrovamento, toccare un oggetto per la prima volta dopo quasi duemila anni, pensando che l’ultima persona che l’ha avuto in mano è stata un uomo del passato. Questo romanzo nasce per raccontare la vita di un ragazzo che ha lasciato alla storia due lettere, due papiri ritrovati in Egitto, custoditi in una collezione privata, poi donata al Museo Egizio di Berlino. Dagli studi effettuati sui papiri, le lettere risalgono al II secolo d.C., la datazione ha permesso di inserire la vita di questo marinaio Apione/Massimo Antonio in un contesto storico preciso. Il romanzo permette al lettore di entrare a piedi pari nel passato, le descrizioni accurate ricostruiscono i paesaggi, gli edifici, le città in cui tutto avviene, e il fatto che questo sia frutto di ricerche e studi accurati rende ancora più interessante la lettura. Il racconto è avvincente e stimola il lettore a leggerlo tutto d’un fiato. Al termine del racconto le specifiche storiche, l’accurata descrizione di ciò che è stato romanzato e le basi storiche comprovate su cui appoggia la narrazione, rendono ancora più interessante e di rilievo la lettura, che oltre ad essere un piacevole passatempo, diventa anche un momento di formazione. Il genere risulta gradevole a chi ama la storia, ma può incuriosire chiunque, anche la fascia più giovane di lettori. Ottima lettura! La Gilda dei Lettori è anche un canale YouTube. Il progetto per crescere necessita di iscrizioni al canale. Iscriversi è facile e gratuito.