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«In questo lungo percorso delle Scuole di Alta Formazione Filosofica a cura dell'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici di Napoli, nella città di Castel Di Sangro si è andato maturando un disegno preciso di studio per ben tredici anni attraverso il pensiero filosofico del '900, teso a unire i temi filosofici con i temi della scienza, geografia, comunicazione, storia, politica, arte e territorio, memoria degli studi sulle donne. Fra le Voci fondamentali del Novecento abbiamo analizzato il pensiero di Maria Zambrano, un logos che fa ritrovare tracce di un sistema filosofico e che si concretizza nella relazione con l'intera umanità. In un testo come L'Agonia dell'Europa del 1945 come fenomeno totalitario, la pensatrice analizza il rapporto tra l'uomo europeo e le sue radici cristiane. È l'uomo europeo che dovrà fare un salto di qualità. Abbiamo naturalmente tentato di declinare il pensiero complesso di Simone Weil anche sul tema dell'amicizia. La Weil scrive: Desiderare di sfuggire alla solitudine è una debolezza. L'amicizia non deve guarire le pene della solitudine, ma duplicarne le gioie. Due amici sono concepiti come due rette parallele che s'incontrano solo all'infinito, in Dio. La vera amicizia ha il suo fuoco fuori di sé, in Dio: Dio è il terzo fra due amici, e l'amicizia umana autentica prende come modello l'amicizia divina, cioè il legame fra le tre persone della Trinità. Tuttavia, l'amicizia fra gli uomini è un'immagine fedele di quella divina solo quando in essa si realizza l'unità soprannaturale dei contrari, in questo caso della necessità e della libertà, della subordinazione e dell'uguaglianza: vi è amicizia pura solo quando un uomo accetta di guardare da lontano, e senza accostarsi, un essere che gli è necessario quanto il nutrimento.» (dalla Prefazione di Esther Basile)