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Anche se non è mai esistita ufficialmente una scuola di Milano negli anni Trenta del Novecento, uno dei migliori risultati letterari viene raggiunto con la pubblicazione dell'opera antologica "Linea lombarda" di Luciano Anceschi nel 1952. Il saggio della Ferraris ripercorre il profilo letterario di sei degli autori di quegli anni, come Vittorio Sereni, Nelo Risi, Luciano Erba, Piero Chiara, Giorgio Orelli, Renzo Modesti, e quattro figure femminili, Antonia Pozzi, Luciana Guatelli, Piera Badaloni e Daria Menicanti, puntando su alcuni intellettuali chiave di un periodo molto effervescente, pieno di vita e di cultura, sviluppatosi intorno alla figura di Antonio Banfi, che è riuscito a raccogliere attorno a sé il fiore dell'intelligenza giovanile lombarda.