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"Ognuno di noi si porta dentro ingrandito dalla nostalgia di una età perduta il ricordo dei paesaggi e dei volti che ha visto da ragazzo. Una sorta di imprinting sentimentale che segna inconsciamente il destino. Bertin vive ormai da sempre a Firenze ma è nato a Candiana ed ha trascorso la prima adolescenza nella campagna intorno a Padova.(...) La pianura veneta quieta ed infinita, abbacinata dalla luce in estate, offuscata dalla nebbia nei lunghi inverni, la famiglia patriarcale e severa: pochi soldi niente sprechi, i rapporti umani fatti di gesti e non di parola. Un mondo semplice e autentico amato anche nella ribellione come ci si ribella per crescere ad una madre. Poi la guerra ha rovinato tutto. Lo stesso ragazzo ha visto le case distrutte, i campi abbandonati, le famiglie disperse. (...) Il dolore fa crescere in fretta: allora dalla sua terra Bertin è fuggito per continuare a cercarla sempre dentro di sé."