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Nella cura pastorale delle giovani generazioni, il punto fondamentale è quello di aiutare a rispondere a due domande: «Chi sei, Signore?» e «Che devo fare?», per discernere qual è il tesoro che fa palpitare il cuore. Educare alla fede presuppone la "ginnastica del desiderio", che allena a distinguere gli aneliti profondi dalle possibili ambiguità, le ambizioni dalle aspirazioni, le illusioni dai sogni. La sfida dell'educatore è proprio quella di accompagnare e affiancarsi ai giovani con un linguaggio rinnovato e una "grammatica umana", per aiutarli sia a scoprire il segreto della vera libertà e della gioia profonda del cuore, sia a uscire, possibilmente illesi, dalle stazioni della loro via crucis, tanto insidiose quanto dolorose. Questo testo vuole affidare agli educatori una segnaletica da osservare nel delicato compito di illuminare e guidare la coscienza della persona, che rimane uno spazio inviolabile.