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Il punto d'innesco dell'attenzione globale sugli NFT sono state indiscutibilmente alcune sorprendenti operazioni legate al mondo del collezionismo e dell'arte digitali; tra queste una delle più note in assoluto è stata condotta dalla casa d'asta Christie's che, l'11 marzo 2021, ha battuto un NFT legato all'opera interamente digitale intitolata Everydays: The First 5000 Days, dell'artista Beeple (al secolo Mike Winkelmann), aggiudicato per la cifra straordinaria di 69.346.250 dollari. Ma gli NFT, la cui genesi concreta è fatta convenzionalmente risalire al 2017, utilizzano una tecnologia talmente versatile che negli ultimi mesi abbiamo assistito a una loro diffusione nei più disparati ambiti, con una fortuna che ha assunto un andamento esponenziale. Tra i primi ne è stato contagiato il mondo dello sport, in particolare la lega NBA, la Formula Uno e il calcio mondiale; poi vi si è affacciato l'universo della musica, con applicazione anche nella gestione del copyright; interessanti le iniziative promosse nel settore dell'agro-alimentare o la volontà di alcuni governi, come ad esempio la Repubblica di San Marino, di rafforzare la sicurezza e ridurre il rischio di contraffazione del proprio Covid Pass associandovi un NFT. E mentre scriviamo anche il mondo della finanza sta reagendo alla novità, con alcune prime e interessanti sperimentazioni che si collocano nell'alveo del più generale fenomeno della "tokenizzazione" di asset fisici e di diritti. Come per tutto l'universo dei crypto-asset, non mancano, però, discussioni accese sui rischi che possono emergere da questo nuovo mercato. Per molti si tratterebbe dell'"ennesima" bolla dei tulipani o, peggio ancora, di un nuovo e sofisticato strumento di frode che favorirà il riciclaggio; altri, invece, accolgono il fenomeno NFT come un nuovo paradigma, particolarmente adatto ad assicurare certificazione e titolarità di beni e diritti, in virtù della spinta fiduciaria accordata dalla comunità degli utenti al "circuito" decentralizzato basato sulla blockchain. La peculiarità di infungibilità, il fatto che gli NFT contengano informazioni uniche, non alterabili e non intercambiabili, capaci di identificare in modo univoco un oggetto digitale e/o un diritto inerente un bene fisico, potrebbe in effetti renderli suscettibili di rappresentare certificati, licenze, credenziali e altri oggetti o documenti che necessitano di essere tenuti al sicuro, in forma digitale, preservandoli da potenziali contraffazioni o abusi. Tuttavia, come ogni innovazione che esprime valore, il "mercato" di riferimento ha bisogno di consapevolezza e, soprattutto, di regole certe per poter funzionare e progredire