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Divertente, fresco, ancora elegantissimo, Tidna Danna e il pitone pare avere superato indenne la prova del tempo, nonostante l'ambientazione dal sapore vagamente coloniale, tanto è pieno di grazia poetica demodé e godibilissime invenzioni visive. Pubblicato nel 1928, dall'editore Cartoccino di Monza, il volume propone una rivisitazione in forma albo illustrato di storie originariamente uscite in forma di fumetto - o meglio, di "tavole a quadretti" - sul "Corriere dei piccoli" tra il 1920 e il 1921. Vi si narrano in una successione di tavole accompagnate da ottonari gli svaghi e le gesta buffe di tre amici: due vispi ragazzini - il principe moro Tidna Danna e l'esploratore italiano Cuc - e un Pitone, che condivide tutto con loro ed è sempre pronto a mettere a disposizione le sue straordinarie capacità; è anzi proprio nelle ingegnose metamorfosi del pitone che il racconto pare serbare intatta tutta la sua freschezza e capacità di stupire, gareggiando - quanto a colpi d'ala dell'immaginazione - coi contemporanei primi cortometraggi di Disney e anticipando di quarant'anni le plastiche deformazioni dei Barbapapà. Età di lettura: da 4 anni.