Tab Article
Non è mai facile raccontare la storia di un edificio che non esiste più, specialmente quando si ha a che fare con oggetti tangibili quali sono i manufatti artistici (di ogni tipo) per il quale erano stati commissionati, fortunatamente scampati (in gran parte) alla distruzione ma completamente decontestualizzati - e a volte manomessi - nella loro collocazione attuale. L'abbattimento e la conseguente dispersione del patrimonio del grandioso complesso di San Domenico a Cremona - già ubicato nel cuore urbano, nello spazio occupato ora da piazzale Roma - risultano essere, al giorno d'oggi, una delle pagine più buie della storia della città (a pochi anni dalla proclamazione del Regno d'Italia e alla vigilia della presa di Roma), pervasa all'epoca da un forte sentimento anticlericale, alimentato dalla stampa locale e dal dibattito politico. A nulla valsero i tentativi di diversi personaggi illuminati per salvare il complesso, o almeno parti di esso, con l'obiettivo di dare loro nuova vita come sede di archivi o istituti scolastici.