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«Sono fortemente preoccupato: l'ignoranza, la presunzione, l'arroganza, prendono il sopravvento su tolleranza e ragione: le storie che viviamo ogni giorno sono una plastica rappresentazione della direzione che l'umanità ha preso. Vince comunque in me "l'ottimismo della volontà". Che però temo possa trasformarsi in "ottimismo ottuso", che Federico Rampini descrive come "il perseguire scopi attraverso vie e percorsi completamente disancorati dal mondo reale ed oggettivo". Subito dopo però lo stesso giornalista quasi si contraddice ammettendo che l'ottimismo positivo, ch'io considero conseguenza dell'ottimismo della volontà, resta il vero motore del progresso». Il testo di questo libro, conseguenza di uno stato d'animo che accompagna da tempo l'autore, si articola in capitoli (la cultura, i giovani, internet, la politica, gli italiani, il mondo) in ognuno dei quali sviluppo considerazioni che confermano "l'ottimismo della volontà" che egemonizza la mia visione delle cose in questa fase della sua vita...