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A partire dal 2008, anno successivo all'approvazione della Ley de Memoria histórica, e a seguito di numerose proteste e denunce, scoppia in Spagna lo scandalo dei "niños robados". Si tratta di bambini sottratti ai legittimi genitori e affidati alle cure di altre famiglie. Le origini del cosiddetto "robo de niños" sono da ricercare in motivazioni ideologiche che risalgono agli anni della Guerra Civile spagnola e ai primi anni della dittatura di Franco. Secondo gli ideologi del regime era necessario non solo proteggere, ma anche salvare i bambini di coloro che aderivano ad una diversa ideologia politica considerata 'errata': quella dei nemici repubblicani. Tale obiettivo fu raggiunto attraverso la costruzione di un complesso sistema giuridico-amministrativo volto a regolare ad hoc le pratiche adottive in modo da dare in adozione i "figli dei rossi" (hijos de los rojos) a persone considerate idonee ad educare i bambini, "il futuro della Spagna", secondo gli ideali politici, morali e religiosi su cui si basava il regime franchista...