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Questa è la storia di Ugo Forno, giovane studente romano che il 5 giugno del 1944, mentre Roma festeggiava la liberazione dall'occupazione nazifascista, si mobilitava con altri giovani per impedire a soldati tedeschi di distruggere il ponte sull'Aniene, essenziale per permettere l'avanzata degli Alleati. Egli, di appena dodici anni, assieme ai suoi compagni, predispose l'azione con le armi per impedire che i sabotatori portassero a compimento l'azione. Ciò che più colpisce nell'ultimo giorno di Ugo Forno è la perfetta comprensione dell'importanza e la presa di coscienza del momento storico che stava vivendo, e di cui diventa straordinario protagonista senza un attimo di esitazione. Se la capitale d'Italia venne liberata dall'occupazione nazista lo si deve quindi anche al puro eroismo di un ragazzo di dodici anni. In tempi in cui l'immaginario dei ragazzi si nutre di realtà virtuali e di fiction, la storia di Ugo rappresenta una testimonianza di vita e di morte autentiche. Un dono prezioso, per una autentica crescita civile delle nuove generazioni.