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"Un libro attraente tutt'oggi per più aspetti: i passi di cronaca, di descrizione, spietata anche nella ferocia della mitraglia e dei bombardamenti, nel fuoco di quel 23 agosto 1917 che determinò la conquista del monte Kobilek, danno ritmo mentale e morale alla storia che affiora e sottintende la storia sotterranea: la patria Italia non è un concetto astratto, si incarna nei soldati, nei panorami, nel turbamento e nell''allegria' dei protagonisti - il suo comandante Alessandro Casati, il 127° Reggimento Fanteria, nella III Armata del generale Capello; l'autore stesso che si trova nella mischia - e nella loro dedizione all'idea di vittoria come riscatto di civiltà, nell'ebbrezza della lotta che la minaccia della morte rende ancora più accesa." (dalla prefazione di Luigi Cavallo)