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Alessandra Manara accompagna il lettore in punta d'anima nella sua prima raccolta, espressione del mondo sotterraneo e terricolo delle sue poesie, trasportandolo in una dimensione altra. Nel flusso dei versi senza titolo si annidano saldi ancoraggi razionali, scaturiti dalla vertigine emotiva del suo percorso esistenziale. Con leggiadria e delicatezza crea un'impalpabile architettura poetica ispirata a Sylvia Plath, a cui dedica una lirica sofferta, colma d'amore e ammirazione.