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"Dente d'oro" è la storia di un regista e sceneggiatore premio Oscar, senza più idee e ispirazione. Vive in un mondo superficiale fatto di "baci, abbracci e pugnalate" dove è possibile avere e comprare tutto, anche un Oscar, grazie alla fama e al successo cui è arrivato. Ma il suo passato, però, è stato brutale, meschino, sofferente e pronto a riemergere. Un produttore gli commissiona un nuovo film, ma il blocco dello scrittore o come lo chiama il suo agente "stitichezza creativa", è come un macigno che lo trascina inesorabilmente, a poco a poco, nel baratro della sterilità e della depressione facendo ritornare in superficie quel passato che sembrava dimenticato. Una notte, passeggiando per una indefinita città di mare, decadente e misteriosa, tra vicoli malfamati, navi imponenti, prostitute del porto, un tipico ambiente Bukowskiano, tra un bicchiere di vodka e l'altro, il dente d'oro di Dashenka lo abbaglia e seduce ancor più dell'oro cui era stato abituato finora. "Niente capita per caso" le dice la inquietante e misteriosa russa. Nasce uno strano sodalizio che porterà alla nascita della storia commissionata dal produttore, tra rischi, tentazioni, vicende sconvolgenti.