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La Russia - a trent'anni dalla caduta del Muro - comprende ancora diverse anime ed è tuttora capace di proiettarsi, come fece l'Urss, oltre i propri confini: in Ucraina, Siria, Libia, Bielorussia, Cina (ma anche in Europa, Italia compresa). Ed è già immersa nel processo di transizione verso il "dopo zar". A tenere insieme tutto questo è il modello Putin. Un sistema con conseguenze larghissime, che ci riguardano direttamente, evolutosi sino a diventare un regime ibrido, con tinte sempre più autoritarie. Un puzzle complesso su cui siamo davvero poco informati. C'è la Russia repressiva, che non tollera più dissenso interno, e c'è la Russia geopolitica, che reclama un ordine mondiale distinto dalla pax americana. Qui si vedranno entrambe. Ma questo libro è anche un grande reportage che ci porta a scoprire le sfide nell'Artico, la lotta al climate change, gli attivismi che si oppongono al Cremlino (Alexey Navalny in primis) e la via russa per combattere la pandemia. E ci spinge, soprattutto, a riconsiderare il nostro punto di vista eurocentrico: perché forse è giunto il momento di cambiare prospettiva.