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Il papà di Zoe è in un ospedale per malati di mente. Lei lo va a trovare con la mamma, ma quando lui non vuole più, lei continua ad andarci da sola e si mette ad aspettare in giardino. Così, giorno dopo giorno, diventa amica di un'altra paziente, Sabina, che è una nuotatrice e insieme passano l'estate parlando e facendo finta di tuffarsi e di nuotare nel giardino. Il calore che per ora il suo papà non è in grado di darle le arriva da Sabina. Zoe e Sabina, attraverso i loro tuffi immaginati, stanno nuotando insieme verso l'amicizia e l'accettazione della diversità e delle difficoltà. Poi il papà di Zoe torna finalmente a casa. Sta meglio, ma ancora non è felice e la bambina capisce che forse non è così grave, che nella vita si può convivere anche con la tristezza, qualcosa che appartiene a ciascuno di noi. Età di lettura: da 6 anni.