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Quattro adolescenti, un professore di lettere e la ricerca della felicità. Cinque strade per conquistarla percorrendo direzioni improbabili: inghiottendo vermi, simulando disabilità, spalancando porte sull'immaginario, tatuando identità sulla propria pelle nella speranza che il sogno non stravolga la realtà. Percorrono strade che si incrociano, si sovrappongono, si confondono nel racconto interrotto di una donna tartaruga che - il volto celato da una maschera di rondine - conosce già l'esito dei loro tentativi di conquista. "Due e quattordici" racconta di un mattino, di una scuola, di un istante di vita condiviso. Il primo, l'ultimo, prima di essere pronti, finalmente, a cambiare vita. Ma quel mattino, quella scuola, quell'istante, non porteranno ad alcuna felicità, finendo col restare congelati, immutabili e per sempre, a partire dalle ore "due e quattordici" di quella stessa giornata.