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Gino Doria ... uomo colto e libero da obblighi di appartenenza a scuole o a gruppi di pensiero, fatte sì per motivi di studio e di ricerca, ma anche e soprattutto per trarne godimento e divertimento. Godimento e divertimento che avevano la massima espressione nella sua inarrestabile bibliofilia... "La sua ingordigia di bibliofilo - è sempre Benedetto Nicolini a scriverlo - era inappagabile, e non potendo sempre soddisfarla, si trastullava con l'immaginazione di essere venuto in possesso dei libri più preziosi e più introvabili, persino perduti... Da queste fantasticherie nacque quello che è il più brillante e il più elegante dei suoi scritti, il Sogno di un bibliofilo"... Prefazione di Mauro Giancaspro.