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La monografia dello storico Vincenzo Napolillo su Francesco di Paola, scritta in occasione dei cinquecento anni dalla sua canonizzazione, tratta dei più prestigiosi letterati che hanno tracciato la storia e il vissuto dell'eremita paolano, nonché degli artisti europei che hanno dipinto ritratti meravigliosi del fondatore dell'Ordine dei Minimi. Se l'élite culturale degli umanisti guardò al passato per capire il presente, Francesco di Paola guardò al futuro lasciando, nella storia dell'Europa, un'eredità spirituale viva e sconfinata. L'opera mostra come il taumaturgo paolano fosse un modello concreto di vita evangelica, uomo di profonda fede, umile e caritatevole, voce del popolo impoverito e oppresso, ispiratore del rinnovamento religioso nel segno del Vangelo. Protettore della Calabria e Patrono della gente di mare, fu semplice, umile, povero, astinente, fedele, giusto, santo, casto e devoto. L'ammirevole concerto di così tante virtù lo fa vivere ancora in terra e trionfare nell'alto dei cieli.