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"Gli artigli dell'aquila" apre un nuovo ciclo della saga "L'impero d'acciaio", seguendo una trama autonoma. La saga, partendo da un evento inspiegabile, porta quattro persone del nostro tempo nella Roma del primo secolo, al tempo dell'Imperatore Tiberio, e racconta di come arriveranno in contatto con l'imperatore e di come riusciranno a proporre e realizzare i loro ambiziosi progetti. Un approfondito lavoro di documentazione consente una fedele ambientazione storica che fa da contorno alla distopia. I protagonisti sono alti ufficiali romani, impegnati in battaglie epiche e nella risoluzione dei problemi pubblici. L'occhio rimane vigile su Roma, per verificare l'effetto degli importanti cambiamenti sociali, economici e organizzativi che l'imperatore Tiberio ha entusiasticamente messo in atto al fine di dare maggiore stabilità all'impero. Grazie alle tecnologie introdotte dai quattro, tutt'altro che sprovveduti, vascelli che sarebbero stati familiari all'Ammiraglio Nelson solcano gli oceani sotto l'aquila di Roma, per esplorare e conquistare nuove terre. Una sottile vena di erotismo e molte scene "bollenti" fanno da sfondo e integrano la narrazione.