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Siamo a Denver, è il 7 aprile 2052 quando ad Oscar Mianich, 70 enne burbero e abitudinario, viene diagnosticata una rara malattia che lo porterà, in poco tempo, a perdere la vista. Cosa lega il suo destino a quello di Anthony Peng, ricco e potente imprenditore? Probabilmente ciò che accomuna da sempre tutti gli umani sulla terra: la paura di andarsene senza aver lasciato un segno tangibile di sé. Nell'era in cui la rivoluzione digitale ha ormai cambiato radicalmente la quotidianità del genere umano, Anthony Peng brevetta un server in grado di custodire tutto ciò che vi confluisce dalla memoria di pc, tablet, smartphone di miliardi di utenti, un vero e proprio database grande milioni di gigabyte. In questo sterminato spazio dorme la nostra memoria e i nostri ricordi, l'esubero di informazioni che non riusciamo più a contenere nell'angusto spazio di un cellulare. Quanti scatti fotografici conta ogni giorno la camera del nostro smartphone? Quante di quelle cose che abbiamo filmato e memorizzato ci interessano davvero?