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La storia dello spettacolo in Italia è una materia piuttosto nuova, che si forma accademicamente nella temperie politica, culturale e artistica che si snoda fra gli anni Sessanta e gli Ottanta. Ma la sua vicenda è molto più lunga e complessa. Anzitutto, perché poggia su di una tensione storiografica preesistente: per questo, più che di "nascita", nel nostro Paese si parla di rifondazione degli studi di teatro. E poi in quanto alcune delle domande alla base del nuovo paradigma scientifico - a partire dalla definizione stessa dell'oggetto d'indagine - continuano a riverberare anche in seguito.Incastonato com'è fra passato e futuro, il processo di istituzione della disciplina non rappresenta esclusivamente uno snodo-chiave nella nostra cultura teatrale novecentesca. È anche una tappa, certo dirompente, di una storia di più lunga durata, da un lato in larga misura già in atto rispetto al momento che si è soliti considerare il suo innesco e dall'altro lato per certi versi tuttora ben viva e attiva. Questo libro ha il proposito di ricostruire i primi passi di tale progetto, alla ricerca tanto delle ragioni che a un certo punto, intorno alla metà del XX secolo, hanno spinto una serie di giovani ricercatori a perimetrare il nuovo campo di studio; quanto degli esiti di quei percorsi, che hanno portato a immaginare - e poi a concretizzare - un altro, nuovo modo di pensare e studiare il teatro all'interno dell'università, che a tutt'oggi pone questioni ancora estremamente attuali.