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"Crack. Finito. Con un fischio l'occhio rosso della telecamera si spegne e il micro congegno che assorbe le performances dal vivo fluttua via. Il mio sorriso si affloscia, mentre Witold, il personal-pappagallo meccanico mi svolazza su una spalla". Che cosa si prova quando una catastrofe antropologica ti tramuta in un mostro di successo in lotta contro il tempo? Ce lo racconta Smile, il protagonista di questo romanzo distopico sulla società dello spettacolo, sospeso a metà tra la ferocia e l'apologo. La sua vicenda di "Aicona", una degli idoli mediatici che popolano il sanguinario regime di Trumpet dove "Per contare qualcosa bisogna essere un numero", è quella di un progressivo ritorno alla coscienza da parte di un ex-attore cyberizzato. Partendo dall'indebolimento della propria maschera virtuale egli ristabilisce a dispetto delle leggi di casta un contatto con il corpo e la memoria perduti. Fino a doversi rifugiare con l'aiuto di Barbie, una ex-prostituta dalle mille incarnazioni, nel ghetto degli Invisibili, dove ancora regna la mediocrità della morte... Invitando il lettore a una riflessione sul destino delle immagini e della memoria in un futuro manipolato dal consumismo e dalla tecnologia, le parole di Luigi Trucillo e i disegni di Lino Fiorito ci immergono in un universo visionario e grottesco collegato all'immaginario pop. E affacciandosi sui nuovi scenari della violenza bio-politica, ci mostrano i possibili pericoli di una commistione tra realtà e fiction che rinneghi l'umano.