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"Come un funambolo, Alberto Bellocchio percorre la fune invisibile della storia, della vita e, mentre, con ammirevole determinazione, sembra volerci mettere, a ogni passo, con i piedi per terra, in verità ci rapisce in una sorta di meravigliosa levitazione, conducendoci in un mondo ultraterreno di fantasmi in tutto e per tutto simili a noi. Facendoceli incontrare, facendoceli amare." (Dalla nota di Giuseppe Bertolucci)