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Ci sono fenomeni che sfuggono alle ferree regole scientifiche che ci siamo dati sino a oggi: la fisica e la matematica li chiamano singolarità. Quello che parte del mondo ignora è che esistono individui che sfuggono a quelle stesse leggi. Sono solo persone che affrontano la banale vita di tutti giorni, nascondendo il proprio segreto per pudore. Da quando è nato l'uomo, infatti, ciò che è fuori dall'ordinario è stato sempre temuto e relegato al ruolo di nemico, di mostro. Esiste un culto millenario il cui scopo è solo quello di eliminare le singolarità, come intollerabili incongruenze nella trama della storia. Un hacker fiorentino intuirà il complotto e riunirà un ultimo gruppo di individui straordinari, nel disperato tentativo di opporsi a una fine, che, di pagina in pagina, apparirà sempre più come inevitabile. Con Il respiro dell'Uno, Wladimiro Borchi crea una realtà alternativa, andando a nascondere le prove della sua cospirazione nella scienza e nella storiografia ufficiali, per presentare così un mondo apparentemente identico a quello in cui viviamo, seppur popolato da creature originalissime costrette a vivere ai margini.